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Silvia Barbani, insegnate yoga diplomata in india nel 2010, ha condotto un piccolo gruppo di persone in una lezione di yoga durante l’ultimo convegno sul tema EMOZIONI RARE. Silvia ha voluto dare un ulteriore contributo scrivendo questo articolo che sarà certamente utile non solo per chi ha partecipato personalmente alla lezione, ma a tutti colori che la leggeranno.

“Lo yoga è una antica disciplina orientale ormai diffusa in tutto il mondo nella sua versione popolare. Pur avendo perso il tradizionale carattere esoterico e mistico, mantenuto esclusivamente nell’ approccio spirituale, i benefici delle posizioni (asana), degli esercizi di respirazione (pranayama) e delle pratiche di consapevolezza corporea hanno acceso l interesse persino della comunità scientifica. Medici e psicologi raccomandano oggi lo yoga per rilassare la mente e fortificare il corpo.
Domenica 23 ottobre 2022, in occasione del convegno nazionale AISP “Emozioni rare” , ho avuto l’onore di guidare un piccolo gruppo di persone per una lezione di prova yoga. Insegno questa disciplina da oltre dieci anni ma devo ammettere che è stata una vera “emozione rara” guidare una lezione in questo contesto. Dopo una prima diffidenza iniziale si sono presentate 8 persone , 4 adulti e 4 ragazzi, due di questi sotto i dieci anni. I più piccoli sono stati anche i più attenti ed entusiasti, gli adulti i più bisognosi di rilassamento e i due teenager i più difficili da coinvolgere. Ad ogni modo ho verificato per l’ennesima volta quanto lo yoga possa lavorare sull’accrescimento dell’autostima, sulla flessibilità, sulla resistenza corporea e sulla postura proprio con tutti i soggetti, in maniera universale, senza eccezioni. Alcune asana che richiedevano l’appoggio del peso a terra su entrambe le braccia e le mani hanno mostrato come spesso i limiti di certe posizioni siano più che altro mentali o dettate da pudore. I più piccoli dei partecipanti alla lezione, non solo hanno eseguito tutti gli esercizi seguendo con attenzione la lezione, ma uno di loro è riuscito persino ad andare a testa in giù al muro, nella mitica posizione di Shirshasana, con applauso spontaneo di tutti gli altri partecipanti! Piccoli grandi traguardi che accrescono la fiducia nelle proprie capacità, la volontà di superare i propri limiti mantenendo l’ascolto e il rispetto di sé stessi. Il proprio corpo diviene quindi un alleato, un amico che stupisce e sorprende, tanto quanto sono stata stupita e sorpresa io stessa da queste rare performance. Mi sento quindi di consigliare a tutti i genitori che mi stanno leggendo di incentivare i propri figli alla pratica di uno yoga graduale e calibrato, sotto la guida di un attento e qualificato maestro”.