Sono Ilaria,

ho 22 anni e al momento la mia vita scorre su binari abbastanza dritti. Frequento l’università per laurearmi in Scienze Motorie, lavoro, e seguo le mie passioni.

Sono cresciuta in un piccola città in provincia di Novara, in una famiglia che mi ha circondata di affetto ma che ha avuto non poche difficoltà, cambiando forma e componenti, ma da cui ho imparato come si sta al mondo e quali sono le cose davvero importanti. 

Ho fatto tanti sport ma quello che mi ha rubato il cuore è sempre stato la danza, in ogni sua forma, e fortunatamente è una passione che riesco a perseguire ancora oggi, nella formazione mia e di quella di piccole ballerine che si accingono a questo mondo. Oltre alla danza anche la dimensione del fitness e della salute corporea mi interessa particolarmente, visto e considerato il percorso di studi che ho intrapreso e che spero mi porti un futuro in cui riuscire a fare ogni giorno ciò che mi piace.

La parte però più importante della mia vita è stata e sempre sarà legata alla sindrome di Poland e al mio esserne portatrice. Lo sono ovviamente fin dalla nascita ma ne sono stata consapevole solamente alle porte dell’adolescenza e non è stato facile sentirsi diversa ogni giorno per anni, vergognarmi di fronte allo specchio o avere paura del giudizio altrui, tanto da isolarmi o non sapere come comportarmi con gli altri perché pensavo che nessuno avrebbe capito o accettato la mia diversità. Volevo solo essere normale, ma questa parola ho imparato a rifiutarla perché crescendo ho capito che è molto meglio essere speciali. 

Questo l’ho capito quando ho scoperto di non essere la sola al mondo, c’erano altre persone altre ragazze come me, anzi c’era un’associazione nazionale intera, l’Aisp Onlus, che mi ha totalmente cambiato la vita in meglio, e un grazie non basterà mai. Ho iniziato un percorso medico che rifarei altre centinaia di volte, che mi ha portata ad essere la persona che sono oggi. Questa associazione e le persone che ne fanno parte sono diventate la mia seconda famiglia, mi hanno aiutato dal punto di vista fisico ma soprattutto mentale, ho conosciuto persone che sono tutt’ora amici e amiche a cui voglio bene e con cui ringrazio ogni secondo del poco tempo prezioso che passiamo insieme. Questo perché magari abitiamo a chilometri di distanza, ma ciò che ci unisce è molto più profondo.

È impossibile dimenticarsi anche solo per un attimo, di essere portatori di Poland, ma è ciò che mi ha resa adulta anche da bambina perché ho la fortuna di vedere il mondo con la sensibilità che ti permette di dare il giusto peso ai problemi della vita. Cerco di vedere sempre il meglio nelle cose e nelle persone, anche se è raro, ma so che esiste perché anche se è stato tanto difficile, alla fine a me di buono è stato dato molto.

Accanto a me nella mia città ho anche delle amiche, una in particolare, e degli amici, che mi sono vicini da parecchi anni che mi vogliono bene così come sono. Soprattutto ho un uomo al mio fianco che mi riempie il cuore e la vita di gioia e serenità, a cui mi sarà ormai impossibile rinunciare. 

Sono ancora tantissime le cose che vorrei e che devo migliorare nel mio percorso, ma so che sono sulla strada giusta. Bisogna sempre impegnarsi e dare il meglio, ho spesso pensieri riguardo a cose e scelte passate che avrei cambiato, ma sto imparando a guardare solo avanti e a far stare bene le persone che ho accanto, che è la cosa più importante.